Facebook Linkedin Instagram
A member of the Swedencare family
Swedencare

Prevalenza dell’artrosi nel gatto

Uno studio retrospettivo condotto dalla Facoltà di Medicina Veterinaria di Glasgow (Scozia) fornisce i dati di prevalenza radiografica dell’artrosi nel gatto. Questi i numeri pubblicati nel fascicolo di dicembre 2005 di “The Veterinary Record”: su 218 gatti inclusi nell’indagine, il 40% manifestava segni di degenerazione articolare, a carico o della colonna vertebrale o degli arti o di entrambi questi distretti. Solo la metà dei gatti artrosici presentava, però, cause evidenti e solo sei lamentavano sintomi conclamati (zoppia) legati alla degenerazione.
Prevalenza dell’artrosi nel gatto

Il noto ortopedico scozzese David Bennett ne aveva già parlato a settembre 2004, in occasione del 12mo congresso dell’ESVOT (European Society for Veterinary Orthopaedics and Traumatology). Ora, lo studio retrospettivo, condotto partendo dal database radiografico dell’Università di Glasgow nel periodo compreso tra luglio 1998 ed ottobre 2003, viene integralmente pubblicato su “The Veterinary Record” e va ad aggiungersi alla ormai lunga lista di riferimenti che sostengono e dimostrano la presenza di artrosi nel gatto.
“Abbiamo analizzato – scrive il gruppo di Bennett – le radiografie, sia assiali che appendicolari, di 218 gatti, al fine di rilevarne i classici segni di artrosi (osteofitosi, sclerosi subcondrale) e, più in generale, di malattia degenerativa articolare (entesiofitosi, mineralizzazione dei tessuti molli)…Ebbene, il 40% di questi animali (74 gatti) dimostrava segni evidenti di artrosi, sia a carico della colonna (spondilosi deformante) che a carico degli arti, con interessamento decrescente di anca, gomito, spalla e ginocchio.”
“In metà dei soggetti artrosici – continua Bennett nell’articolo – è stato possibile identificare una causa ben precisa di degenerazione articolare, prima tra tutte la displasia dell’anca, seguita dai traumi…Nel restante 50%, si può parlare di artrosi idiopatica o primaria, a significare la mancata identificazione di un preciso agente causale.” Scarsa percentuale, poi, di portatori sintomatici di artrosi, dal momento che “solo sei dei 36 gatti affetti da artrosi appendicolare zoppicava in modo conclamato.”
Nessuna correlazione rilevata anche tra comparsa radiografica di artrosi e sesso o stile di vita del gatto. Influenza diretta, invece, dell’età, visto che “quei 74 animali affetti da artrosi avevano un’età media (10-12 anni) più avanzata rispetto a quella (4 anni) dei 144 esenti da segni radiografici di degenerazione articolare.”
In sintesi, ancora una volta arriva la conferma che l’artrosi nel gatto c’è. Ed è un’artrosi subdola, che interessa, in modo assai spesso asintomatico, sia la colonna vertebrale che gli arti, che può avere cause scatenanti definite (es. displasie), ma che, altrettanto frequentemente, è correlata ad una fisiologica senescenza delle articolazioni.