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Nuovi dati sulla condroprotezione

Glucosamina (GS) e condroitin solfato (CS) riducono significativamente l’espressione di mediatori infiammatori e di enzimi litici notoriamente coinvolti nella genesi dell’artrosi.
Nuovi dati sulla condroprotezione

È “American Journal of Veterinary Research” a pubblicare la più recente evidenza in tema di condroprotezione. “Abbiamo testato – scrive il gruppo di John Caron e Michael Orth – gli effetti condroprotettivi di GS e CS, aggiunti in combinazione a espianti di cartilagine estratta dal carpo di bovini…e valutati in base alla loro capacità di inibire mediatori ed enzimi pro-infiammatori e litici.”
I risultati non lasciano dubbi. “Specifiche indagini di biologia molecolare – scrivono gli autori – hanno dimostrato che, nelle colture di cartilagine stimolate da una interleuchina (IL-1) notoriamente coinvolta nel processo artrosico, GS e CS: a) riducono il rilascio di un mediatore pro-infiammatorio ed ossidativo come il monossido di azoto (NO); b) diminuiscono la trascrizione genica di enzimi dell’infiammazione (NO-sintetasi e COX2); c) inibiscono l’espressione di metalloproteasi litiche (MMP-3); d) aumentano, invece, la trascrizione di sostanze che, come il TIMP (Tissue Inhibitor of metalloproteinase), contrastano la valenza condrodegenerativa delle proteasi.”
Si tratta, dunque, di un’autorevole conferma degli effetti condroprotettivi in vitro di GS e CS. “Dopo 14 giorni – si legge nelle conclusioni – i due condroprotettori hanno mitigato la produzione di sostanze ed enzimi responsabili dell’infiammazione e della degenerazione articolare, aumentando, nel contempo, la sintesi di quei mediatori che ne favoriscono la riparazione.”

Chan PS, Caron JP, Orth MW. Effects of glucosamine and chondroitin sulfate on bovine cartilage explants under long-term culture conditions. Am J Vet Res 2007, 68(7): 709-715
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