Facebook Linkedin Instagram
A member of the Swedencare family
Swedencare

Palmidrol: nuovi dati di efficacia

Farmacologi americani dimostrano che la palmitoiletanolamide (PEA), anche nota come Palmidrol, ha un’azione anti-edemigena paragonabile a quella di cortisonici ed antinfiammatori non steroidei, e non soggetta a variazioni nel tempo e per somministrazioni ripetute.
Palmidrol: nuovi dati di efficacia

Lo scopo delle ricerche congiunte dei farmacologi dell’Università di Richmond (Virginia) e dei biochimici dello “Scripps Research Institute” di La Jolla (California) era quello di dimostrare gli effetti di alcune amidi degli acidi grassi, PEA compresa, in un classico modello sperimentale di infiammazione: l’edema indotto da iniezione subplantare di carragenina nella zampa di topo.
“La PEA – si legge nei risultati appena pubblicati su “Neuropharmacology” – somministrata trenta minuti prima l’induzione dell’infiammazione, è l’unica amide degli acidi grassi a determinare un significativo decremento dell’edema da carragenina, con una portata pari a quella riscontrata in seguito alla somministrazione di desametasone o diclofenac…Non solo, ma il potente effetto anti-edemigeno della PEA rimane assolutamente invariato anche per somministrazioni ripetute nel tempo.”
Si tratta, dunque, di un’importante conferma “in vivo” dell’attività antinfiammatoria della PEA/Palmidrol: un’attività – quella della PEA – oggi dimostratasi equiparabile a quella esercitata dai classici antinfiammatori. Scevra, però, dei loro ben noti effetti collaterali, stante la capacità dell’aliamide di agire “secondo natura”, stimolando cioè le naturali vie endogene di recupero omeostatico e protezione dal danno.