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Novità per la diagnosi di CCD

Dal congresso WSAVA 2007 nuove indicazioni per la diagnosi precoce di disfunzione cognitiva nel cane (Canine Cognitive Dysfunction, CCD).
Novità per la diagnosi di CCD

Lo studio è stato presentato all’ultimo congresso WSAVA (Sidney, 19-23 agosto 2007) da ricercatori del Veterinary Teaching Hospital di Taiwan (Corea), ed è stato condotto su trenta cani di proprietà, di cui 15 di età inferiore ai sette anni, ed i restanti 15 considerati “anziani”, avendo un’età superiore ai sette anni. Tutti i cani sono stati sottoposti ad una batteria di test di apprendimento e di memoria, al fine di valutare la sensibilità diagnostica di questi test nell’evidenziare la compromissione delle capacità mnemoniche o di comprensione dei cani, probabilmente correlata alla presenza di una disfunzione cognitiva età-dipendente.
Tra i test utilizzati, anche il DNMP (Delayed non-matching to position), un test di laboratorio che già si era dimostrato efficace nel valutare in maniera oggettiva la memoria a breve termine del cane, rilevarne gli eventuali deficit mnemonici conseguenti all’avanzare dell’età e saggiare, infine, in condizioni standardizzate ed oggettive, la risposta a specifiche sostanze neuroprotettive.
I ricercatori coreani hanno evidenziato significative variazioni nei due gruppi, ad indicare che i test utilizzati sono, unitamente all’attento rilievo dei segni clinici soggettivi, un imprescindibile supporto alla diagnosi, oggettiva e precoce, di disfunzione cognitiva nel cane.