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PEA: dati di efficacia nella cistite

Uno studio clinico pilota dimostra che la Palmitoiletanolamide (PEA) migliora i sintomi urinari in donne affette da cistite interstiziale, associata a dolore vulvo-vestibolare.
PEA: dati di efficacia nella cistite

Lo studio è stato presentato all’ultimo congresso nazionale dell’AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) ed è stato condotto su 287 pazienti affette da dolore pelvico cronico da cause localizzate a livello vulvo-vestibolare, ed associato nel 32% dei casi (91 soggetti) a cistite interstiziale.
Le pazienti sono state trattate con la somministrazione orale dell’aliamide PEA associata ad elettrosimolazione vaginale e, dopo 40 giorni di terapia, sono stati rivalutati gli score di gravità del bruciore e del dolore vaginale, nonché i sintomi specificatamente legati all’infiammazione vescicale, come la disuria e la pollachiuria.
Complessivamente, si è avuta una risposta favorevole al trattamento nell’85% dei casi. Nessuna paziente ha, poi, riportato alcun effetto collaterale ed i benefici si sono mantenuti anche nel follow-up a due mesi.
L’evidenza clinica è importante anche per la medicina veterinaria, che già dispone di un supplemento nutrizionale a base di PEA (URYS®), specificatamente formulato per normalizzare l’iper-reattività della mucosa vescico-uretrale in corso di LUTD (malattie delle basse vie urinarie) del cane e del gatto.
Ed è un’evidenza che va ad aggiungersi alla lista di dati sperimentali che comprovano l’efficacia della PEA nel dolore e nell’infiammazione vescicale. Down-modulando secondo vie endogene naturali la funzionalità dei locali mastociti, l’aliamide smorza, infatti, quell’iper-reattività neuro-infiammatoria, che sta alla base tanto del dolore pelvico, quanto dei sintomi minzionali (es. pollachiuria, disuria, stranguria), tipici delle infiammazioni delle basse vie urinarie che si manifestano sia nell’uomo che nell’animale da affezione.