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Aliamidi per ridurre l’infiammazione cutanea

“Journal of Cellular and Molecular Medicine” pubblica i dati di una ricerca supportata da INNOVET sull'efficacia dell’aliamide adelmidrol in un noto modello di infiammazione cronica.
Aliamidi per ridurre l’infiammazione cutanea

Sono pubblicati su una rivista internazionale, ad elevato “Impact Factor” (IF 5,114) ed indiscussa leadership nel settore della medicina molecolare di base, le ricerche supportate da INNOVET e condotte dal gruppo di Farmacologi Sperimentali dell’Università di Napoli sugli effetti di adelmidrol in un classico modello di infiammazione cronica, mediata dal rilascio di mediatori vasoattivi e pro-infiammatori da parte dei mastociti cutanei: il granuloma da carragenina.
Dopo aver indotto il granuloma nel ratto, mediante impianto sottocute di spugnette imbevute di carragenina, i ricercatori hanno provveduto, il giorno stesso dell’impianto, alla somministrazione locale di adelmidrol: un molecola che condivide struttura chimica e meccanismo d’azione con le aliamidi, ma che, grazie alle peculiari caratteristiche chimico-fisiche, si dimostra particolarmente adatta ad essere utilizzata per via topica.
Adelmidrol, spiegano i ricercatori, si è dimostrato in grado di ridurre significativamente il peso e, dunque, la quantità di tessuto granulomatoso formatosi intorno alla spugna. Non solo, ma ha ridotto in maniera dose-dipendente sia l’infiltrazione neutrofilica locale, sia la formazione di nuovi vasi (neoangiogenesi), valutata in base alla concentrazione di emoglobina presente nel tessuto granulomatoso.
La spiegazione per questi effetti ha un nome ben preciso: mastocita. I ricercatori dimostrano, infatti, che adelmidrol non solo previene l’aumento numerico dei mastociti indotto dalla carragenina stessa, ma ne diminuisce anche la degranulazione, come evidenziato sia da valutazioni colorimetriche, sia dal diminuito rilascio di mediatori notoriamente provenienti dai mastociti (es. chimasi, TNF, NO), e direttamente implicati nell’innesco e nella progressione di flogosi, prurito e dolore.
Importanti, dunque, questi risultati. Prima di tutto, per allungare la già corposa lista di evidenze, sperimentali e cliniche, a favore dell’efficacia antiflogistica ed analgesica delle aliamidi, impiegate per via sia sistemica che topica, nell’uomo e nell’animale da compagnia. E, poi, per dare sempre maggior valore di Medicina basata sulle Evidenze (Evidence-Based Medicine, EBM) a questo innovativo approccio disease-oriented alle malattie infiammatorie croniche della cute… e non solo.