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Artrosi: insieme si vince

“Artrosi: approccio multimodale” è il titolo del 2° convegno SIOVET, che ha indicato la strada da seguire per controllare con successo l’artrosi: la combinazione di interventi, medici e chirurgici.
Artrosi: insieme si vince

In concomitanza della tradizionale “festa del torrone”, sabato 21 e domenica 22 novembre a Cremona si è parlato di “approccio multimodale all’artrosi”: l’insieme di tutte quelle misure, chirurgiche e mediche, che, associate tra loro, garantiscono la prevenzione ed il controllo di questa frequente malattia ortopedica.
Il centinaio di partecipanti al convegno, organizzato dalla SIOVET (Società Italiana di Ortopedia Veterinaria), ha potuto assistere ad una presentazione a 360° del problema “artrosi”. A partire dalla complessa patogenesi della malattia, trattata, con la solita verve oratoria ed originalità espositiva, da Carlo Maria Mortellaro. “Chi ha cambiato le carte in tavola?” è stato il leit-motiv della relazione del noto ortopedico. Il pretesto per focalizzare l’attenzione sulle novità eziopatogenetiche di questa malattia: dal superamento della classica distinzione di artrosi primaria e secondaria, a favore di un inquadramento in qualità di collettore di cause, concause e fattori di rischio; alla funzione di “meccanosensore” del condrocita cartilagineo, capace di attivare, in seguito ad uno stress meccanico, una risposta articolare su più livelli, metabolico, cellulare e molecolare; alla concezione del dolore artrosico come di un miscuglio di meccanismi, legati non solo all’infiammazione, ma anche all’attivazione delle vie centrali del dolore.
Una “lecture”, quella di Mortellaro, che ha fatto da apripista alle altre relazioni del convegno, finalizzate ad illustrare i cardini principali del trattamento combinato anti-artrosico. Dall’analgesia multimodale, basata su antinfiammatori non steroidei (FANS, oppiacei e succedanei); alla fisioterapia; al curettage artroscopico; alle terapie alternative; ai nutraceutici, che Alda Miolo del CeDIS ha rivisitato in chiave di “medicina veterinaria basata sulle evidenze” (Evidence-based Veterinary Medicine, EBVM), presentandone non solo i dati di efficacia clinica e sicurezza d’impiego, ma allertando anche sulle errate convizioni o gli usi impropri che ne distorcono aspettative e risultati.
Insomma, un incontro di successo, a detta di tutti gli intervenuti, utile soprattutto per scegliere, nel ventaglio di strumenti oggi a disposizione, quelli più idonei a contrastare l’artrosi del cane e del gatto. Vuoi approfondire questo argomento? Scarica le presentazioni sulla patogenesi dell’artrosi e sull’approccio nutraceutico a questa malattia dal sito alla voce Eventi.