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Invecchiamento cerebrale. Intervista a Federico Coccia.

Su InnovetBlog un’intervista di YouPet a Federico Coccia sui problemi e i rimedi per l’invecchiamento cerebrale del cane anziano.
Invecchiamento cerebrale. Intervista a Federico Coccia.

Con un breve filmato realizzato da YouPet, nuova piattaforma di WebTv dedicata ai Pet, Federico Coccia spiega ai proprietari, quali sono i problemi della sfera cognitiva del cane anziano, e come anche al nostro amico a quattro zampe si possa garantire un invecchiamento di successo.
Oggi, dice, le nostre sale d’aspetto sono sempre più popolate di cani anziani: soggetti fragili, predisposti a numerose malattie e, proprio per questo, ancor più bisognosi delle nostre cure ed attenzioni. Sicuramente uno degli organi più a rischio è il cervello. Con l’età, finisce progressivamente per presiedere con meno efficienza a funzioni superiori come memoria, abilità cognitiva ed adattabilità all’ambiente circostante. Il nostro fedele compagno diventa allora meno desideroso di muoversi, e partecipa con meno entusiasmo alla vita di famiglia. E, più avanzano gli anni, più c’è la probabilità che il declino di quest’organo diventi eccessivo, tanto da ingenerare vere e proprie alterazioni del comportamento e delle capacità cognitive e mnemoniche. Forme di demenza senile, che la ricerca nel campo delle Neuroscienze sta sempre più accomunando alla malattia di Alzheimer che colpisce l’uomo.
La risposta preventiva a queste situazioni viene dalla Natura. Ci sono sostanze, spiega Coccia, che hanno comprovati effetti neuroprotettivi ed antiossidanti: il resveratrolo, l’estratto di Ginkgo biloba, la fosfatidilserina. Somministrare al nostro cane anziano queste sostanze naturali significa metterlo, compatibilmente con l’usura dovuta al trascorrere del tempo, nelle condizioni ottimali per vivere con successo la sua terza età.
In fin dei conti, per l’amore che da una vita ci riserva, se lo merita proprio.