Facebook Linkedin Instagram
A member of the Swedencare family
Swedencare

La PEA alla SIF

Le potenzialità antinfiammatorie ed analgesiche della Palmitoiletanolamide (PEA/Palmidrol) sono state oggetto di un simposio al congresso della SIF (Società Italiana di Farmacologia).
La PEA alla SIF

Quella della PEA è una storia farmacologica davvero unica, che parte dagli anni Cinquanta, con la caratterizzazione di questa molecola come amide di acidi grassi a lunga catena, che i nostri tessuti producono naturalmente per arginare danni di varia natura. Fino ad arrivare agli anni ’90, quando il gruppo di Rita Levi Montalcini definì come ALIA (Autacoid Local Injury Antagonism) il meccanismo di modulazione della degranulazione mastocitaria, con cui la PEA esercita il controllo endogeno su dolore ed infiammazione. Da allora, la ricerca ha fatto passi da gigante, non solo arricchendo di nuove evidenze il meccanismo ALIA, ma anche definendo bersagli molecolari sempre più sofisticati su cui la PEA agisce, e conseguentemente dilatando il potenziale applicativo di questa molecola.
Il simposio sulla PEA, organizzato nell’ambito del congresso* della SIF, ne è la testimonianza più recente. La presentazione delle ricerche pre-cliniche da parte dei più autorevoli studiosi del settore ha, infatti, messo in luce un peculiare profilo di attività. E non solo per i dati di efficacia antinfiammatoria, antalgica e neuroprotettiva ottenuti sia su cellule isolate, sia in svariati modelli animali di malattia. Ma, soprattutto, per le caratteristiche farmacologiche della PEA stessa. Il suo significato di molecola “pro-omeostatica”, in grado di stimolare le naturali vie endogene che riportano in equilibrio il tessuto danneggiato; la sua azione “pleiotropica”, la capacità cioè di agire su più bersagli e con diversi meccanismi, proprio in quanto strumento di difesa prodotto dai tessuti stessi. Quella incentrata sulla PEA è, in sintesi, una farmacologia d’avanguardia, in cui non solo vacilla il dogma “un farmaco-un meccanismo-una malattia” su cui si fonda la farmacologia classica, ma prende anche vigore quell’approccio di modulazione, che agisce sul danno e sulla malattia mimando e controllando i naturali meccanismi di protezione. .
In medicina veterinaria, la PEA (o Palmidrol) è impiegata da tempo nel controllo endogeno dell’iper-reattività dei tessuti in settori quale la dermatologia, l’urologia, l’ortopedia e l’odontostomatologia del piccolo animale.

Scarica gli ATTI del simposio sulla PEA da
http://www.sifweb.org/cong34/congresso_simposi_S-2-4.php