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Condroitinsolfato, glucosamina e quercetina nell’artrosi: l’unione fa la forza

Uno studio controllato in doppio cieco dimostra l’efficacia di un’associazione di condroitin solfato, glucosamina e quercetina nella gonartrosi.
Condroitinsolfato, glucosamina e quercetina nell’artrosi: l’unione fa la forza

A 40 pazienti affetti da artrosi sintomatica del ginocchio (gonartrosi) veniva somministrato un prodotto contenente glucosamina cloridrato, condroitin solfato e quercetina. Dopo quattro mesi di trattamento, si osservava un significativo miglioramento clinico dei soggetti trattati con il prodotto rispetto al gruppo trattato con placebo, in termini di aumentate capacità deambulatorie e riduzione del dolore articolare, quest’ultimo valutato in base ad una scala messa a punto dalla JOA, la Società degli ortopedici giapponesi.
I dati clinici sono poi corroborati dal riscontro di un trend di miglioramento anche a carico dei marcatori metabolici della cartilagine, oltre che di una normalizzazione di parametri biochimici specifici del liquido sinoviale, con riduzione dei livelli di proteine e di condroitin solfato di tipo 6, ed aumento del peso molecolare dell’acido jaluronico. A testimonianza dell’efficacia combinata, sia antinfiammatoria che condroprotettiva, della combinazione tra condroitin solfato, glucosamina e quercetina somministrata per via orale.
Il dato è importante perché avvalora in modo chiaro l’utilità di un approccio globale all’artrosi: quell’approccio, cioè, che si avvale non solo di sostanze classicamente rivolte a proteggere la cartilagine (condroitin solfato e glucosamina), ma anche di altre (come la quercetina) capaci di contrastare processi patologici diversi e concomitanti alla condrodegenerazione, come l’infiammazione e lo stress ossidativo endoarticolare.