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Demenza senile: una proteina rende l’uomo uguale al cane

Una ricerca caratterizza i depositi di particolari frammenti della proteina beta-amiloide nel cervello di malati di Alzheimer e di cani anziani.
Demenza senile: una proteina rende l’uomo uguale al cane

Lo studio si deve ad un nutrito gruppo di neurologi e farmacologici americani e canadesi, che hanno messo a confronto pazienti malati di Alzheimer e cani anziani. Obiettivo: sequenziare e localizzare un particolare frammento di amiloide, noto per la propensione ad aggregarsi in placche ed avviare processi di degenerazione cerebrale (neurodegenerazione) e morte neuronale. La ricerca evidenzia che il frammento di amiloide si distribuisce sia in forma diffusa che in aggregati ben definiti nel cervello dei malati di Alzheimer. Non solo, ma tale residuo viene per la prima volta identificato nel cervello dei cani anziani a partire dai 12 anni di età e la sua presenza viene correlata all’invecchiamento degli animali. Il particolare frammento oggetto dello studio compare in età più avanzate, dapprima localizzato a livello dei vasi cerebrali e successivamente disseminato a livello corticale. Interessante anche la dinamica della comparsa del frammento, la cui deposizione segue quella della più generica beta-amiloide e, anche se presente in quantità inferiore, sembra correlarsi con l’età di comparsa dei deficit comportamentali. Degne di nota le ricadute applicative della ricerca. Prima tra tutte, l’identificazione di un possibile marker di neurodegenerazione che accomuna uomini e animali, e che, ancor più dei depositi di beta-amiloide generica, mappa il decadimento cognitivo correlato all’età.

Frost JL, Le KX, Cynis H et al. Pyroglutamate-3 amyloid-β deposition in the brains of humans, non-human primates, canines, and Alzheimer disease-like transgenic mouse models. Am J Pathol. 2013;183(2):369-81
Leggi l’abstract di PubMed in: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23747948