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Novembre mese del cane anziano

La Società dei veterinari generalisti americani sceglie Novembre come mese dedicato al cane anziano ed incentiva adozioni, visite mediche e azioni di sensibilizzazione rivolte ai proprietari.
Novembre mese del cane anziano

Della scelta di Novembre come “mese del pet anziano” dà notizia “AnimalHealthSmartBrief”, il quotidiano online collegato alla Società dei medici veterinari americani (AVMA, American Veterinary Medical Association). Un intero mese, dunque, che i medici veterinari americani hanno deciso di sfruttare per aumentare attenzione e sensibilità nei confronti di cani e gatti che invecchiano. Molte le iniziative proposte: dalla promozione di adozioni “del cuore” rivolte a vecchietti a quattrozampe un po’ sfortunati, a materiale informativo dedicato ai clienti/proprietari, a trasmissioni televisive, a questionari tesi a valutare il grado di benessere dell’animale anziano. Il tutto con uno scopo ben preciso: identificare, trattare e, ove possibile, prevenire i segni di un invecchiamento patologico, prima che questo possa essere causa di grave decadimento della qualità della vita o di fatali malattie. Punto di forza della campagna a favore del pet anziano è il controllo periodico del suo stato di salute. “Si sa – sottolineano i medici dell’AVMA – che l’invecchiamento del cane e del gatto è molto più rapido di quello umano e che significativi cambiamenti possono verificarsi nel breve arco di 3-6 mesi.” Che fare, dunque? “Un controllo semestrale – propone e caldeggia l’AVMA – con tutti i vantaggi che esso comporta: monitoraggio costante dello stato di salute dell’animale, diagnosi precoce di incipienti segni di malattia, terapie altrettanto tempestive e, soprattutto, prevenzione di malattie potenzialmente letali.” Occhio di riguardo al cervello e ai cambiamenti comportamentali che la sua involuzione, legata al fisiologico passare degli anni (neurodegenerazione senile), induce nel cane. Quello dell’AVMA è un forte richiamo rivolto al proprietario proprio perché presti le dovute attenzioni al comportamento dell’amico di sempre. Non sottovalutare, ad esempio, se, rispetto a qualche tempo prima, è diventato confuso, apatico, poco incline alle coccole o, ancora, ha modificato o perso le sue solite abitudini di vita o non risponde più ai nostri comandi. Tutti segni che potrebbero essere semplicemente frutto del tempo che passa, ma che in alternativa potrebbero mascherare qualche dolorosa malattia in atto (es. artrosi) o essere il campanello d’allarme di un invecchiamento patologico del cervello, tipico della demenza senile. Un paziente fragile, il cane anziano, che richiede cura, attenzione, senso di responsabilità. È questo il messaggio che in sintesi vuole trasmettere l’AVMA. Per parte nostra, abbiamo la certezza che tutte queste attenzioni saranno sicuramente ripagate dall’amore profondo e “senza fine” del nostro amico di casa: un affetto reciproco su cui contare, indipendentemente dall’età, per trascorrere insieme in salute e serenità gli anni d’oro della vita. Scarica la brochure dell’AVMA dedicata ai “Senior pets”: https://ebusiness.avma.org/files/productdownloads/SeniorPets…