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ALLERGIE STAGIONALI: UN FASTIDIO CONDIVISO

Cani, gatti, cavalli e uomini. Tutti nel mirino della stagione dei pollini, capaci di scatenare reazioni molto diverse, ma perfettamente identiche per meccanismi allergici.
ALLERGIE STAGIONALI: UN FASTIDIO CONDIVISO

La rassegna di letteratura porta la firma di un gruppo di allergologi viennesi, che dimostra le poche differenze e le tante similitudini esistenti tra uomo e animali domestici in tema di “allergia ai pollini”. Un motivo, questo, alla base dell’elevato valore comparativo e traslazionale di questa nicchia clinica, specie in termini di meccanismi patogenetici e strategie terapeutiche condivise dalle diverse specie. Indubbia la diversità delle manifestazioni cliniche. Se gli esseri umani reagiscono agli allergeni ambientali (pollini compresi) prevalentemente con starnuti e disturbi respiratori (asma), i sintomi prevalenti nei nostri quattrozampe sono di natura cutanea: prurito e lesioni atopiche per il cane e varie forme di dermatiti allergiche (es. granuloma eosinofilico), ma anche riniti, per il gatto. A fronte di questa spiccata differenziazione clinica c’è però un terreno patogenetico comune e perfettamente sovrapponibile. Esposti a stimoli allergizzanti, animali domestici e uomini condividono infatti lo stesso repertorio di meccanismi immuno-infiammatori e, dunque, di cellule coinvolte nell’avvio e nella cronicizzazione della risposta allergica. Tant’è che mastociti, eosinofili e linfociti T sono gli elementi chiave che la review identifica alla base dei sintomi stagionali allergici comuni a noi e ai nostri animali domestici. Importanti le ricadute pratiche di questa capillare analisi della letteratura: a partire, ad esempio, dalle strategie terapeutiche. Gli autori citano in particolare l’immunoterapia allergene-specifica, inquadrandola come approccio utile a ridurre i segni clinici di allergia sia dell’uomo che dell’animale domestico. Alla luce, però, della piena condivisione delle vie di innesco e di periodica recrudescenza, altre strategie (es. aliamidi), mirate a controllare la reattività di cellule chiave della comune risposta allergica, si rivelano oggi dotate di benefici effetti che ricadono ad ombrello sui pazienti stagionali, sia umani che veterinari. Jensen-Jarolim E, Einhorn L, Herrmann I et al. Pollen allergies in humans and their dogs, cats and horses: differences and similiarities. Clinical and Translational Allergy (2015) 5: 15 Leggi l’articolo completo: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4387677/pdf/1360…