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I 100 anni di James Herriot

Ci piace ricordare James Herriot a cento anni dalla sua nascita per la passione che ha trasmesso ad intere generazioni per la professione veterinaria e la tutela della Salute animale.
I 100 anni di James Herriot

Il nome di James Alfred Wight non ci dice niente, finchè non scopriamo che è lo pseudonimo di James Herriot, il “veterinario” che ha dato un’impronta alla professione veterinaria, facendo respirare l’amore per un “mestiere” al servizio degli animali in “Creature grandi e piccole (All creatures great and small)”, il romanzo autobiografico diventato un best-seller globale, con 60 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

 

Di Herriot, nato il 3 ottobre 1916 nel Sunderland, si è scritto e detto tanto. C’è chi l’ha amato e lo ama come romantica figura di “veterinario di campagna” che per tanti anni ha esercitato nelle lande più desolate degli Yorkshire Dales, sfidando disagi ed intemperie per curare grandi e piccoli animali in difficoltà. Prototipo, dunque, del veterinario unicamente ispirato dall’amore per gli animali e portatore di valori oggi sempre più in disuso, come l’abnegazione professionale, il sacrificio per gli altri (animali compresi), la genuinità delle semplici emozioni di tutti i giorni.

 

Chi ancora apprezza Herriot soprattutto per la sua attività di scrittore, penna felice prestata alla veterinaria che ha saputo commuoverci, ma anche divertirci, con storie vere di vita vissuta.

 

E chi, infine, diffida di questa figura di “veterinario d’altri tempi”, modello superato di una professione in cui non è solo il veterinario ad essere il garante dei diritti degli animali, e che oggi deve soprattutto affermare le proprie potenzialità nel complesso mondo del lavoro.

 

Sia quel che sia, chiunque, nella sua vita e nel suo cuore, abbia spazio per gli animali non può, almeno una volta, essersi appassionato alla vita e ai racconti di James Herriot. E, magari, essersi abbandonato al desiderio di un “ritorno all’antico”, di un mondo che ancora possediamo ma che, troppo spesso, non vediamo più.

 

Per questo, caro James Herriot, ti ringrazieremo sempre!