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Dall’America il ruolo della PEA in dermatologia

La PEA (palmitoiletanolamide) viene riconosciuta dall’Accademia dei Dermatologi americani come approccio di successo al prurito.
Dall’America il ruolo della PEA in dermatologia

La rivista ufficiale della Società americana di Dermatologia riserva un commento speciale al ruolo dei cannabinoidi in dermatologia. L’attenzione è per la precisione rivolta a quella sostanza che il nostro organismo (come quello dei nostri animali) produce da sé, e che con la Cannabis condivide attività antinfiammatorie e antalgiche, senza però possedere alcun effetto psicotropo: la PEA (palmitoiletanolamide).

 

Il commentary della rivista è a firma di un gruppo di Clinici universitari americani, che  in due pagine ripropone le principali evidenze a favore del ruolo strategico della PEA nel settore dermatologico;

–    la sintesi “al bisogno” in risposta ad allergie cutanee;

–    gli effetti anti-prurito, attraverso il controllo di meccanismi (degranulazione mastocitaria, angiogenesi) fondamentali nelle fasi sia precoci che tardive delle dermatiti allergiche;

–    l’efficacia clinica, dimostrata sul prurito allergico e non, in studi umani e veterinari.

 

La PEA – si legge – riduceva il prurito dell’86,4% ed era ottimamente tollerata dai pazienti.”

 

In merito ai suoi meccanismi d’azione, “la PEA non si può considerare un endocannabinoide sensu stricto. Pur non legandosi direttamente ai recettori CB per i cannabinoidi, agisce comunque aumentando l’affinità degli endocannabinoidi veri e propri per questi recettori e, dunque, potenziando la loro attività su prurito e infiammazione cutanea.”

 

Abbiamo avuto esperienza diretta – recita l’articolo nelle frasi conclusive – del promettente ruolo della PEA in diverse condizioni dermatologiche caratterizzate dal prurito. Tant’è che il suo utilizzo in numerosi pazienti delle nostre Università ha dato ottimi risultati, ancorchè anedottici, in termini di sollievo del prurito.”

 

Accanto all’interesse che stanno ricevendo i cannabinoidi (anche in medicina veterinaria), la Comunità scientifica internazionale sta dunque concentrando le sue attenzioni sulla PEA. E lo fa partendo dal settore dermatologico, dove il capostipite delle aliamidi ha ottenuto inconfutabili prove di efficacia contro infiammazione allergica e prurito sia dell’uomo che dell’animale da compagnia, e, a differenza dei cannabinoidi veri e propri, in totale assenza di effetti allucinogeni.

 

 

Mounessa JS, Siegel JA, Dunnick CA, Dellavalle RP. The role of cannabinoids in dermatology.  J Am Acad Dermatol. 2017 Apr 14. doi: 10.1016/j.jaad.2017.02.056.