Una guida per farli invecchiare con successo

Il nostro cervello invecchia, ma quello dei nostri cani ancora prima di noi. La loro anzianità inizia infatti tra i 5 e gli 8 anni (a seconda della taglia): un valore soglia al quale dobbiamo prestare particolare attenzione perché la qualità del loro invecchiamento cerebrale dipende molto da quanto siamo in grado di fare per loro a partire da questo momento.
Abbiamo ampie possibilità per garantire ai nostri cani anziani un invecchiamento cerebrale “di successo” che, compatibilmente con la fisiologica riduzione delle riserve cognitive e mnemoniche, consenta loro una vecchiaia da “SuperAger”, pienamente integrati nel contesto ambientale e familiare, e con la mente ancora attiva e ricettiva agli stimoli.
E abbiamo anche l’opportunità di ridurre il rischio che vadano incontro a un invecchiamento cerebrale patologico, in cui forme anomale e accentuate di degenerazione cerebrale (neurodegenerazione), collettivamente note come disfunzione cognitiva o demenza senile del cane, possono drammaticamente compromettere la qualità di vita del cane anziano e rendere anche difficili i suoi rapporti con la famiglia.
Nasce da questi presupposti la Guida al cervello del cane anziano che, grazie al contributo della nota comportamentalista Sabrina Giussani, Innovet dedica a tutti i proprietari di pet anziani.
Dopo aver descritto le diverse forme di invecchiamento cerebrale, la guida si concentra sui 7 consigli per un invecchiamento cerebrale di successo: pianificare regolari controlli veterinari geriatrici; scoprire i “campanelli d’allarme” dell’invecchiamento cerebrale patologico; tenere sempre attivo il cervello; creare un ambiente stabile e rassicurante; favorire il movimento; controllare l’alimentazione; e usare prodotti nutrizionali scientificamente studiati per proteggere il cervello (effetto neuroprotettivo).
Scarica la guida alla “Guida al cervello del cane anziano” da https://www.innovet.it/salute-cane-e-gatto/guida-al-cervello-del-cane-anziano