La prima definizione di dolore risale al 1979, quando la IASP (l’organizzazione internazionale deputata allo studio delle tante forme di dolore) lo definiva “esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata a un danno tissutale potenziale o in atto”. Nel 2018, dopo quasi 40 anni, la IASP ha formato una Task Force di 14 esperti internazionali nel settore algologico, per la revisione di questa definizione clinica, in virtù di una migliore comprensione dell’esperienza dolorosa individuale.
Ne è nata una nuova definizione di dolore che, divulgata oggi dalle pagine della rivista specializzata Pain , si sofferma sulla complessità dell’esperienza “dolore” affrontata nell’ottica della sua descrizione, ma rafforzata dalle interazioni tra le sue componenti biologiche, psicologiche, sociali e personali.
La nuova definizione viene in particolare implementata dall’aggiunta di note integrative che riportiamo brevemente di seguito:
Quest’ultima nota è particolarmente importante per chi, come cani e gatti, non è in grado di esprimere a parole la propria sofferenza. E, di fatto, conferisce nuova dignità anche al dolore animale ponendolo al centro di esperienze complesse che, oggi lo sappiamo, provano a livello cosciente anche i nostri amici animali.
Raja SN, Carr DB, Cohen M, Finnerup NB, Flor H, Gibson S, Keefe FJ, Mogil JS, Ringkamp M, Sluka KA, Song XJ, Stevens B, Sullivan MD, Tutelman PR, Ushida T, Vader K. The revised International Association for the Study of Pain definition of pain: concepts, challenges, and compromises. Pain. 2020 May 23. 10.1097/j.pain.0000000000001939