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Il nostro cervello si mette in moto con la presenza di Fido

Uno studio ha dimostrato come vedere, sentire e toccare un animale possa aumentare l’attività cerebrale e suscitare più emozioni nell’uomo.
Il nostro cervello si mette in moto con la presenza di Fido

Sono ormai ben noti gli effetti benefici che otteniamo dall’interazione con gli animali, quali la riduzione di indicatori dello stress (pressione sanguigna, frequenza cardiaca, livelli di cortisolo) e l’aumentato rilascio di neurotrasmettitori e ormoni legati al senso di benessere e di attaccamento (endorfine, ossitocina, prolattina). Si sa ancora poco, però, di quello che accade nell’uomo a livello cerebrale quando si ha a che fare con cani e gatti.

 

Uno studio recente, nato da una collaborazione fra più dipartimenti universitari e istituti in Svizzera e pubblicato su Plos One, ha valutato i cambiamenti nell’attività cerebrale di 19 partecipanti messi a contatto con un cane “vero” o con un pelouche con all’interno una borsa dell’acqua calda, in modo che avesse la stessa temperatura dell’animale vivo. Ciò è stato possibile grazie a una tecnica (la spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso, fNIRS) in grado di rilevare la concentrazione di emoglobina ossigenata nella corteccia prefrontale, proprio dove si concentrano il riconoscimento e la gestione delle emozioni.

 

Ognuna delle sei sessioni ha compreso diverse fasi con una crescente intensità di contatto (partendo dal distacco totale e arrivando alla carezza), e la concentrazione di emoglobina ossigenata è aumentata significativamente con l’aumentare dello stimolo (+2.78 μmol/l). Tuttavia, l’emoglobina ossigenata era più elevata al contatto con il cane piuttosto che con il pelouche (+0.80 μmol/l in media), e la differenza era ancora più netta durante i gesti più affettuosi.

 

Gli autori ipotizzano dunque un maggiore coinvolgimento emotivo e un aumentato focus mentale nelle persone che si ritrovano ad interagire con un cane piuttosto che con un fantoccio inanimato, avvalorando così anche l’importanza degli interventi assistiti con gli animali (la cosiddetta “pet therapy”) nei pazienti con deficit dell’attenzione e del comportamento sociale.

 

 

Marti R, Petignat M, Marcar VL, Hattendorf J, Wolf M, Hund-Georgiadis M, Hediger K. Effects of contact with a dog on prefrontal brain activity: A controlled trial. PLoS One. 2022 Oct 5;17(10):e0274833.