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La demenza senile altera il comportamento alimentare del cane

Tra i segni di disfunzione cognitiva o demenza dei cani anziani figura la mancata ricerca della ricompensa alimentare. Lo spiega Journal of Veterinary Behavior.
La demenza senile altera il comportamento alimentare del cane

I comportamenti alimentari alterati sono molto frequenti nell’Alzheimer umano, tanto da rientrare nei criteri diagnostici di questa invalidante malattia neurodegenerativa. Uno studio di veterinari brasiliani dimostra oggi che anche i cani anziani affetti da disfunzione cognitiva o demenza senile vanno incontro a questo tipo di alterazioni, tanto che non riescono nemmeno a identificare in tempi rapidi e a ingerire una ghiotta ricompensa alimentare.

 

Abbiamo sottoposto 26 cani di taglia diversa e di età superiore ai 9 anni – si legge nella comunicazione di Journal of Veterinary Behaviora un test di ricerca del cibo, che consisteva nell’individuazione entro tre minuti di una ciotola contenente sul fondo cinque stuzzichini al gusto di carne ricoperti da dodici palline di uguali dimensioni…Dieci di questi cani presentavano segni comportamentali caratteristici di demenza senile da moderata a grave.    

 

I risultati non lasciano spazio alla fantasia. “Dei 10 cani con demenza senile, nessuno era in grado di completare il test comportamentale… Sette soggetti non mostravano alcun interesse per l’appetitosa ciotola, e tre riuscivano a trovare qualche snack, ma non nel tempo previsto dalla prova.” Ben diversa la situazione nel gruppo di controllo, in cui quasi la metà dei cani portava a compimento la ricerca della ricompensa alimentare.  

 

C’è probabilmente un convergere di fattori in questa alterazione comportamentale correlata al declino cognitivo del cane: dalla compromissione delle capacità visive, alle modifiche di gusto e olfatto, al disorientamento spazio-temporale, tutti problemi che accompagnano l’invecchiamento cerebrale patologico del cane e decretano lo stato di demenza.

 

Da un punto di vista pratico, la ricerca ci fornisce un ulteriore strumento per monitorare l’invecchiamento cerebrale del nostro amico a 4 zampe, e accorgerci tempestivamente che “qualcosa non va” anche semplicemente osservando le sue abitudini alimentari.

 

 

Martins Romano Faria N, de Ramos EC, Ariboni Brandi R, Almeida Leite Dellova D. Evaluation of the response to a food-searching task in older dogs with and without cognitive impairment. J Vet Behavior 2022; 52-53: 1-7