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Ponte dell’arcobaleno: le origini della leggenda

“Buon ponte dell’arcobaleno” è una frase spesso pronunciata in caso di morte di un animale per esprimere solidarietà in un momento di grande dolore.
Ponte dell’arcobaleno: le origini della leggenda

Li amiamo, e vorremmo vivessero per sempre accanto a noi. È per questo che, quando i nostri amici a quattro zampe ci lasciano, viviamo un vero e proprio lutto, paragonabile alla perdita di una persona cara.

 

In queste dolorose circostanze, capita spesso di sentir pronunciare una frase altamente simbolica: “Buon ponte dell’arcobaleno”. Un’espressione molto dolce, utilizzata per manifestare solidarietà e partecipazione a chi si trova ad affrontare il dolore della perdita del proprio beniamino.

 

Non tutti però sanno da dove trae origine questa espressione. Le sue radici affondano i tempi lontani, più verosimilmente in una leggenda tramandata nei secoli dai Nativi americani secondo i quali il ponte dell’arcobaleno sarebbe un passaggio che i cani attraversano nel momento della morte per raggiungere il loro paradiso. Al di là del ponte ci sono prati e colline in cui correre e giocare felici, cibo ed acqua in abbondanza. Non ci sono malattie né sofferenza, gli animali anziani o malati in vita riacquistano forza e salute. In questo paradiso, gli animali vivono con gioia e spensieratezza, tranne che per una cosa: coloro che hanno lasciato sulla terra un umano amato, sentono la sua mancanza. Aspettano con pazienza e guardano ogni tanto verso il ponte dell’arcobaleno, in attesa che il loro umano un giorno si presenti sul ponte e possano ricongiungersi, restando insieme per l’eternità.

 

Una leggenda dolcissima e consolatoria, che ci aiuta ad affrontare la tristezza per la perdita dei nostri fedeli compagni di vita.