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Un premio alla PEA-um per l’effetto risparmio sugli oppioidi

Miglior comunicazione scientifica al congresso mondiale sull’infiammazione per la capacità della PEA-um di garantire l’efficacia antalgica della morfina a basse dosi.
Un premio alla PEA-um per l’effetto risparmio sugli oppioidi

Quello dell’abuso di oppioidi per il controllo del dolore persistente o cronico è uno delle più recenti “emergenze sanitarie” in medicina sia umana che veterinaria. Tant’è che l’uso clinico non corretto o “troppo disinvolto” di questa classe di farmaci ha oggi le dimensioni di una vera e propria epidemia, con problematiche che vanno da una lunga lista di eventi avversi, allo sviluppo di una tolleranza che costringe ad aumentarne progressivamente le dosi per mantenere l’effetto antalgico, a tutto svantaggio della sicurezza dei pazienti.

 

Sono questi i motivi che hanno orientato la Ricerca verso l’individuazione di sostanze che, associate agli oppioidi, ne garantissero un effettivo risparmio e, dunque, un più favorevole rapporto rischio/beneficio.

 

Con tali presupposti, il comitato scientifico del 15mo congresso mondiale sull’infiammazione (WCI, World Congress of Inflammation), tenutosi a Roma dal 5 all’8 giugno e co-organizzato da SIF (Società Italiana di Farmacologia) e IAIS (International Association of Inflammation Societies) ha premiato le ricerche di farmacologi del Dipartimento NEUROFARBA dell’Università di Firenze. Obiettivo dell’indagine: studiare l’effetto della supplementazione di palmitoiletanolamide in forma biodisponibile e ultra-micronizzata (PEA-um) nel modulare l’analgesia della morfina e lo sviluppo di tolleranza in un modello validato di dolore neuropatico.

 

L’integrazione preventiva con PEA-um – ha spiegato Laura Micheli, giovane portavoce del gruppo di ricerca – ha consentito di mantenere un effetto analgesico stabile nel tempo (23 giorni) con dosi minime di morfina. “è presumibile – si legge anche nell’abstract congressuale – che tali effetti siano legati alla capacità della PEA di diminuire l’iper-attivazione delle cellule gliali a livello spinale, un marker di risposta neuroinfiammatoria evocata dal trattamento cronico con oppioidi.”

 

Il premio è stato motivato dall’importanza della trasferibilità dei risultati ottenuti alla clinica. L’aver individuato sostanze come le forme biodisponibili di PEA che potenziano i naturali sistemi di protezione dell’organismo e agiscono in sicurezza e sinergia con la farmacologia standard, apre infatti nuovi orizzonti terapeutici in un settore così cruciale e complicato come quello della gestione del dolore cronico sia dell’uomo che dell’animale da compagnia.

 

 

Micheli L, Lucarini E, Toti A, Ferrara V, Ciampi C, Margiotta F, Di Cesare Mannelli L, Ghelardini C. N-palmitoylethanolamine counteracts neuroinflammation driven by morphine in a preclinical model of persistent pain. Proceedings 15th World Congress of Inflammation “New frontiers in inflammation: from translational research to clinic”. Roma, 5-8 giugno 2022. In: Pharmadvances Vol. 4 (No. 3-Special) 2022 June