Facebook Linkedin Instagram
A member of the Swedencare family
Swedencare

Gatto e reni: l’età si fa sentire

Uno studio americano ha fornito prove evidenti di invecchiamento renale nel gatto, correlando l’età del felino con la frequenza delle lesioni istopatologiche rilevate.
Gatto e reni: l’età si fa sentire

Con il termine “invecchiamento renale” ci si riferisce a quei cambiamenti fisici e funzionali che si verificano nel rene con il passare del tempo. Infatti, l’età avanzata comporta una riduzione del volume del parenchima renale, del numero di nefroni funzionanti, e della velocità di filtrazione glomerulare. Le lesioni istopatologiche alla base di tali alterazioni paiono interessare la specie felina più che altre, vista la sua particolare predisposizione allo sviluppo di patologie croniche a carico di questo organo.

 

Recentemente pubblicato sul Journal of Feline Medicine and Surgery, uno studio nato dalla collaborazione fra diverse università statunitensi ha valutato le biopsie renali di 74 gatti (selezionati da una popolazione di ben 1271 candidati) che non avessero mai manifestato segni di malattia renale, né all’esame fisico né a livello laboratoristico (es. creatinina sierica <1.6 mg/dl, peso specifico urinario >1.035). I soggetti coinvolti sono stati poi raggruppati in 5 fasce d’età, proprio al fine di confrontare la frequenza delle lesioni nei soggetti giovani e in quelli anziani.

 

La presenza di glomerulosclerosi, atrofia tubulare, infiammazione e fibrosi aumentava significativamente con l’età sia nella corticale che nella giunzione cortico-midollare. Anche il numero di glomeruli sclerotici era correlato positivamente con l’età, in entrambi i distretti. Nei pazienti geriatrici (i.e., ≥15 anni), inoltre, le alterazioni erano più marcate in assoluto anche dal punto di vista statistico.

 

La deposizione lipidica tubulare e interstiziale, la quale pare essere una caratteristica specifica dei felini, era più diffusa nei gatti a partire da 10 anni di età, arrivando a interessare il 100% dei soggetti geriatrici.

La lipidosi interstiziale, in particolare, era comunemente associata a foci di infiammazione, a testimonianza di un ruolo pro-ossidativo e citotossico nei confronti delle cellule limitrofe.

Infine, si è visto un maggiore coinvolgimento dei maschi rispetto alle femmine nel gruppo dei soggetti maturi (i.e., 5-9 anni), suggerendo un contributo dello stato riproduttivo.

 

Questo studio, concludono gli autori, sembra avallare l’ipotesi che anche nel gatto si verifichi l’invecchiamento renale; le lesioni subcliniche potrebbero rendere i reni più suscettibili ai danni e meno abili nella riparazione dei medesimi, gettando le basi per lo sviluppo di una malattia cronica manifesta.

 

 

Quimby JM, McLeland SM, Cianciolo RE, Lunn KF, Lulich JP, Erikson A, Barron LB. Frequency of histologic lesions in the kidneys of cats without kidney disease. J Feline Med Surg. 2022 Dec;24(12):e472-e480.