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Aliamidi all’europeo di fisioterapia veterinaria

Palmitoiletanolamide (PEA) e Glupamid® alla terza conferenza di fisioterapia e riabilitazione veterinaria come strategia analgesica “secondo Natura” per il dolore cronico da artrosi.
Aliamidi all’europeo di fisioterapia veterinaria

Organizzata dalla VEPRA (Veterinary European Physical Therapy and Rehabilitation Association), in collaborazione con la Società italiana dei fisioterapisti veterinari (SIFIRVET), la terza conferenza europea di riabilitazione veterinaria si è focalizzata sul cane anziano: un paziente speciale che richiede attenzioni altrettanto speciali per rispondere ai numerosi bisogni di cura e salute. Per questo, la conferenza ha chiamato a raccolta noti studiosi nazionali e internazionali, che hanno trattato le patologie neurologiche di più frequente riscontro nella terza età, le tecniche riabilitative in pazienti affetti da demenza senile, oltre che la gestione fisioterapica rapportata alla situazione del cane anziano nella sua complessità, e la terapia del dolore da artrosi.
A quest’ultimo argomento è stato dato uno spazio assolutamente rilevante. Oltre alla relazione di Federico Corletto sull’importanza strategica di trattare il dolore dell’anziano con una gestione multimodale tesa ad ottimizzare l’analgesia e a smorzare gli effetti collaterali, Maria Federica della Valle (CeDIS) ha parlato di aliamidi (PEA e molecole congeneri come Glupamid®), inquadrandole come innovativo approccio “secondo Natura” per il dolore cronico da artrosi. Naturali bioregolatori lipidici prodotti “al bisogno” in situazioni di danno (anche articolare), le aliamidi trovano il loro razionale di utilizzo nel controllo fisiologico del dolore artrosico, sia infiammatorio che neuropatico. Queste sostanze si sono, infatti, dimostrate in grado di esercitare importanti attività antinfiammatorie e antinocicettive, principalmente down-modulando particolari cellule (i mastociti), presenti a livello sinoviale ed endoneurale, e direttamente implicate nei meccanismi del dolore da artrosi. Questi effetti cosiddetti “pain-modifying” sono stati dimostrati nello specifico settore dell’artrosi, dove la somministrazione delle aliamidi ha portato ad una significativa riduzione delle manifestazioni sia infiammatorie (iperalgesia) che neuropatiche (allodinia) del dolore cronico, oltre che ad un miglioramento del comportamento locomotorio e dell’andatura degli animali artrosici. Unite alla totale assenza di effetti avversi, queste evidenze di analgesia fanno delle aliamidi una strategia terapeutica innovativa e promettente per la gestione di un dolore, com’è quello da artrosi, le cui caratteristiche di multifattorialità patogenetica, cronicità e periodica recrudescenza lo rendono particolarmente invalidante e di difficile gestione.

Programma della terza conferenza internazionale della VEPRA in: http://www.vepra.eu