Facebook Linkedin Instagram
A member of the Swedencare family
Cuore con pets

APPROCCIO NEURO-ANATOMICO AL DOLORE: UNA GUIDA PER VETERINARI

Una recente review approfondisce i meccanismi della nocicezione spinale in cani e gatti, fornendo spunti per il trattamento del dolore nella pratica veterinaria.

Una efficace gestione del dolore rappresenta un aspetto fondamentale della cura degli animali da compagnia. Eppure, “storicamente, la letteratura veterinaria si è concentrata sulla valutazione e sulla gestione del dolore acuto, mentre il dolore cronico ha ricevuto meno attenzione.” Esordiscono con questa consapevolezza tre ricercatrici e neurologhe veterinarie, autrici di una review incentrata proprio su quel dolore “maladattativo”, che persiste oltre una reale necessità, e che finisce per assumere caratteri di una condizione patologica vera e propria.

 

Secondo loro, identificare la fonte del dolore non è mai stato sufficiente; anzi, bisogna conoscere le strutture neuroanatomiche e i meccanismi coinvolti nella percezione e nella trasmissione del dolore per poterne migliorare la diagnosi e il trattamento. L’articolo, recentemente pubblicato sulla rivista Frontiers in Veterinary Science, passa così in rassegna tutti i componenti del sistema nocicettivo, e ricorda di non trascurare la neuroinfiammazione: una sezione apposita descrive come le cellule gliali (specialmente astrociti e microglia) vengano attivate in risposta a danni nervosi o infiammazione, contribuendo alla sensibilizzazione del sistema nervoso e alla persistenza e all’amplificazione del dolore, suggerendo la necessità di modulare questa attivazione in ambito clinico.

 

Lo studio invita poi a riflettere circa una delle sfide più grandi nella pratica clinica, ovvero riconoscere quando il dolore persiste, anche dopo che la causa primaria è stata trattata, e agire per modificare la risposta centrale. La terapia del dolore deve essere sempre e comunque personalizzata per ogni caso, tenendo conto dell’età dell’animale, delle sue condizioni cliniche e della sua risposta al trattamento, ed emerge chiaramente come la combinazione di più approcci terapeutici (nota come “gestione multimodale” del dolore) sia essenziale per ottenere i migliori risultati.

 

Infine, essendo l’accuratezza della diagnosi fondamentale per evitare trattamenti inefficaci, i veterinari dovrebbero sviluppare un “sesto senso” per riconoscere i più sottili segnali di dolore nei loro pazienti, unitamente all’uso di strumenti di valutazione del dolore come scale di punteggio validate e alla collaborazione con i proprietari per monitorare i cambiamenti comportamentali.

 

Le autrici, in conclusione, ricordano come la ricerca continua a evolversi, con nuove molecole e tecnologie in costante sviluppo, nonché con un continuo approfondimento dei meccanismi biologici alla base della nocicezione. I veterinari devono dunque tenersi sempre aggiornati sulle ultime innovazioni nel trattamento del dolore, che possono rendere più efficaci i trattamenti e aprire nuove opportunità per migliorare la qualità di vita degli animali sofferenti.

 

 

 

Pedersen TR, Berendt M, Rusbridge C. Neuroanatomy of Spinal Nociception and Pain in Dogs and Cats: A practical review for the veterinary clinician. Front Vet Sci. 2025 Feb 20;12:1534685.