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Artrosi? Nel gatto più frequente di quanto pensiamo

Nel gatto, l’artrosi secondaria a displasia dell’anca può raggiungere un’incidenza del 32% e provocare inattività generale, dolore e difficoltà di movimento.
Artrosi? Nel gatto più frequente di quanto pensiamo

Journal of Feline Medicine and Surgery pubblica una review sull’artrosi felina, focalizzandosi in particolare sulla degenerazione articolare secondaria a displasia dell’anca.

 

Nel gatto domestico, l’incidenza complessiva della displasia dell’anca e dell’artrosi ad essa associata è molto variabile, ma può arrivare fino al 32%, specie se si considerano i gatti di razza pura, Maine Coon in testa.” Sono queste le informazioni introduttive che Karen Perry (chirurgo ortopedico della Michigan State University) fornisce al lettore prima di tracciare il profilo clinico completo dell’artrosi felina.

 

Da un punto di vista sintomatologico – continua Perry – l’artrosi provoca un’articolata lista di segni clinici nel gatto: dalla perdita di peso, alla depressione, alla variazione delle abitudini eliminatorie (compresa la difficoltà ad accovacciarsi per defecare), ad alterazioni comportamentali indicative della presenza di dolore articolare come le vocalizzazioni, l’aggressività, le modifiche di interazione con il proprietario”, tanto per citare i problemi più frequenti.

 

In merito al trattamento, la maggior parte dei gatti artrosici rispondono alle terapie conservative ancor meglio dei cani. Rendere l’ambiente di vita più consono al gatto con articolazioni dolenti è ad esempio un modo per agevolare il livello di attività dell’animale sofferente, ma anche per migliorarne la muscolatura e facilitare le sue quotidiane attività.”

 

Altrettanto utili sono la fisioterapia riabilitativa e gli interventi di tipo dietetico e nutraceutico.

Gli acidi grassi omega-3 – si legge ancora nell’articolo – sono particolarmente raccomandati nei gatti artrosici.Tant’è che studi recenti hanno dimostrato che diete ad elevato contenuto di acidi grassi possono incrementare il livello di attività fisica generale e, addirittura, controllare il peso dei felini con problemi articolari.”

 

Citati anche condroitin solfato, glucosamina e, per contrastare il dolore cronico ortopedico, un’analgesia multimodale mirata ad “agire a differenti livelli delle vie del dolore, ridurre i dosaggi delle singole classi farmacologiche e, dunque, limitare gli effetti collaterali anche nel gatto.”

 

 

Perry K. Feline hip dysplasia. A challenge to recognise and treat. J Feline Med Surg. 2016 Mar;18(3):203-18