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CAD: nuovi criteri diagnostici

Pubblicati su “Veterinary Dermatology” i nuovi criteri diagnostici per la dermatite atopica del cane (Canine Atopic Dermatitis, CAD).
CAD: nuovi criteri diagnostici

34 dermatologi veterinari, 15 paesi dislocati tra Europa, America e Giappone, 1096 cani affetti da dermatite atopica di origine alimentare e non. Questi i numeri dello studio clinico prospettivo che l’Università di Zurigo ha realizzato, con l’intento di caratterizzare i segni clinici di CAD in una vasta popolazione di soggetti, identificare le eventuali differenze esistenti tra atopia su base alimentare e non e, da ultimo, sviluppare criteri diagnostici sempre più specifici ed attendibili.
Si tratta del primo studio, afferma Claude Favrot, che ha descritto segnalamento, storia clinica e caratteristiche cliniche di un gruppo molto vasto di cani atopici. Ed è per questo che gli otto criteri diagnostici che ne sono risultati rappresentano un sicuro avanzamento rispetto ai precedenti parametri clinici di atopia, ottenuti invece su campioni ristretti di soggetti: 1) esordio dei segni clinici prima dei tre anni di età; 2) regime di vita prevalentemente indoor; 3) prurito sensibile ai glucocorticoidi; 4) prurito sine materia (senza lesioni) nelle fasi iniziali; 5) coinvolgimento delle zampe; 6) coinvolgimento del padiglione auricolare; 7) integrità dei margini dell’orecchio; 8) integrità dell’area dorso-lombare.
Favorevole all’adozione dei nuovi criteri di Favrot anche il panel di studiosi dell’”International Task Force on Canine Atopic Dermatitis”, che ne caldeggia l’utilizzo in due differenti situazioni: nella pratica clinica ambulatoriale, in cui, previa accurata esclusione di ectoparassitosi ed infezioni cutanee, permettono di raggiungere una maggior specificità diagnostica; ma anche nel campo della ricerca, dove l’uso di questi nuovi parametri ha tutte le carte in regola per aumentare l’omogeneità dei criteri di inclusione degli studi clinici.