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Condroprotezione: uno studio controllato nel cane

È “The Veterinary Journal” a pubblicare i risultati del primo studio clinico multicentrico, randomizzato, controllato in doppio cieco, sugli effetti di condroitinsolfato (CS) e glucosamina (GS), somministrati oralmente per 70 giorni a 35 cani affetti da artrosi di anca e/o di gomito. La conclusione: gli animali trattati con i due noti nutraceutici condroprotettori presentavano un significativo miglioramento del dolore, della funzionalità articolare “weight-bearing” e della loro condizione clinica globale.
Condroprotezione: uno studio controllato nel cane

“Dati aneddotici” è la locuzione che, fino ad oggi, è stata più frequentemente utilizzata per sottolineare la frammentarietà e l’assenza di rigorosa sistematizzazione clinica degli effetti di CS e GS nell’artrosi del cane. Ebbene, questo studio clinico multicentrico controllato in doppio cieco va indubbiamente ad incrinare la visione puramente aneddotica dei nutraceutici condroprotettori, costituendo un considerevole primo passo verso il riconoscimento ufficiale dell’efficacia di tali sostanze, specificatamente nell’artrosi del cane.
“Lo studio – scrive su “The Veterinary Journal” il gruppo di clinici e di patologi della Scuola di Medicina Veterinaria di Dublino che ha coordinato il trial multicentrico – è stato condotto su 35 cani con segni clinici di zoppia cronica, rigidità e dolore articolare, ascrivibili ad artrosi dell’anca e/o del gomito radiologicamente accertate. Gli animali sono stati suddivisi in due gruppi di trattamento, l’uno trattato con CS/GS somministrati oralmente per 70 gg, e l’altro sottoposto a terapia con un antinfiammatorio comunemente usato per l’artrosi (carprofen), sempre per lo stesso periodo di tempo… Il protocollo di studio prevedeva ripetuti controlli (dopo 14, 42, 70 e 98 giorni dall’inizio del trattamento), durante i quali si procedeva alla valutazione del punteggio di gravità di cinque parametri soggettivi: zoppia, mobilità articolare, dolore alla palpazione, funzionalità “sotto carico”, condizione clinica globale.”
“Il gruppo di cani trattati con i nutraceutici condroprotettori – si legge nel paragrafo “Risultati” dell’articolo – mostrava, dopo 70 gg, un significativo miglioramento del punteggio di malattia, riferito, in particolare, ai parametri di dolore, funzionalità “sotto carico” e condizione clinica globale…In particolare, i cani che, prima del trattamento, presentavano un punteggio più elevato di gravità dell’artrosi tendevano a manifestare, dopo trattamento, un miglioramento ancor più palese rispetto ai soggetti inizialmente meno compromessi…Anche nei cani trattati con carprofen si evidenziava un netto miglioramento dei parametri di valutazione soggettiva dell’artrosi, secondo un andamento che ci ha permesso di concludere che il trattamento con i condroprotettori non ha sicuramente efficacia inferiore rispetto a quello con carprofen nell’artrosi dell’anca e/o del gomito.”
Così conclude l’articolo: “è il primo studio clinico – si legge – che dimostra come i segni clinici di artrosi nel cane possano significativamente migliorare con la somministrazione orale di GS e CS per 70 giorni.”