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Cortisone: effetti negativi anche sulla psiche

Nervosi, aggressivi, poco propensi al gioco e più paurosi. Così diventano i cani trattati con terapie a base di cortisonici.
Cortisone: effetti negativi anche sulla psiche

Gli effetti collaterali del cortisone su parametri fisici come il peso, la predisposizione alle infezioni, la pressione arteriosa o la glicemia, sono ben noti nell’uomo, ma anche negli animali da compagnia. Molto meno noti invece i possibili effetti avversi di natura psicologica, finora evidenziati solo negli animali da laboratorio e in pazienti umani già afflitti da disordini psichiatrici.

Lorella Notari, veterinaria specializzata in medicina comportamentale, aggiunge ora una nuova e importante tessera al puzzle di evidenze che suggeriscono cautela nell’uso di terapie corticosteroidee nel cane. Si tratta in particolare di due studi, pubblicati congiuntamente su Physiology & Behavior, e condotti su oltre 100 cani di proprietà affetti da malattie prevalentemente dermatologiche (es. dermatite atopica) e trattati a breve e lungo termine con farmaci a base di cortisone.

Gli studi della Notari evidenziano che nel periodo di assunzione dei cortisonici i cani si presentano più nervosi e aggressivi, specie in presenza del cibo, più propensi ad abbaiare, più paurosi e tendenti ad evitare i contatti sociali o le situazioni inaspettate. Inoltre viene dimostrata anche la diminuzione del comportamento di gioco. Tutti segni che indicano i potenziali effetti negativi dei corticosteroidi sul comportamento e sullo stato affettivo ed emozionale del cane. I test effettuati negli studi evidenziano inoltre l’interferenza della terapia cortisonica anche con il comportamento di esplorazione del cane. Tant’è che i cani in trattamento dimostrano maggiore indifferenza nei confronti dei disturbi ambientali, esplorano meno la zona e, a dispetto del noto aumento di appetito indotto da questi farmaci, assumono meno cibo.

Gli studi di Lorella Notari suggeriscono come i cani sottoposti a terapie dermatologiche a base di cortisone dovrebbero essere seguiti anche da un punto di vista comportamentale. Inoltre, come già dimostrato per altri farmaci con importanti effetti indesiderati (es. FANS), il loro utilizzo dovrebbe essere limitato nel tempo e al minor dosaggio possibile.

Notari L, Burman O, Mills D. Behavioural changes in dogs treated with corticosteroids Physiol Behav. 2015;151:609-616