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Il controllo del dolore artrosico

Nel suo ultimo libro sul dolore cronico del piccolo animale, Steven Fox descrive i cardini dell’analgesia multimodale in corso di artrosi.
Il controllo del dolore artrosico

Quella che viene definita analgesia multimodale, la combinazione cioè di varie sostanze capaci di agire in sinergia sui diversi meccanismi del dolore, vale anche per l’artrosi. A descrivere nel dettaglio la combinazione vincente attraverso le pagine dell’ultimo libro dedicato alla gestione del dolore cronico del piccolo animale, è Steven Fox, past President della VOS (Veterinary Orthopedic Society).
Nel suo “Chronic pain in small animal medicine”, Fox parte dalla complessa fisiopatologia del dolore, per poi focalizzarsi sulla sua gestione, descriverne i capisaldi dell’approccio multimodale, e, soprattutto, indirizzare verso la scelta del “cocktail”, farmacologico e non, di successo.
Un capitolo specifico Fox lo dedica alla gestione multimodale del dolore artrosico, in cui misure non conservative si intrecciano con interventi farmacologici e nutraceutici, dipendentemente dalle cause e dalla gravità dell’artrosi in atto.
Tra le misure non conservative, Fox parla di controllo del peso e del livello di attività fisica, come di riabilitazione fisioterapica, intendendo con tale termine “un insieme di metodologie, finalizzate a recuperare, mantenere e promuovere il movimento e, dunque, a garantire una buona qualità della vita”.
Nel management medico del dolore artrosico, si parla di FANS, da utilizzare alla dose minima efficace, e di nutraceutici ad effetto condroprotettivo. Dal 1997, anno di uscita del best seller “The Arthritis Cure”, ai giorni nostri, i nutraceutici anti-artrosici hanno guadagnato un mercato sempre più vasto, ed oggi condroitin solfato e glucosamina, assieme ad altre sostanze (es. flavonoidi) potenzialmente attive nella malattia degenerativa articolare, rappresentano uno dei cardini di trattamento non solo per il recupero strutturale dell’articolazione artrosica, ma anche per il controllo a lungo termine del dolore cronico.
L’importante, enfatizza Steven Fox presentando un dettagliato algoritmo di combinazione, è la scelta appropriata delle diverse misure a disposizione, calibrate sulla valutazione ortopedica, funzionale, comportamentale e radiografica del paziente, e ripensate in base alla risposta antalgica ottenuta.