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Il gatto non zoppica… ma soffre!

“The Innovet Journal” numero 5 è dedicato al gatto che soffre di artrosi: un paziente tutto speciale, che richiede osservazioni ed attenzioni particolari, soprattutto dal suo proprietario.
Il gatto non zoppica… ma soffre!

Il foglio periodico di approfondimenti di Salute Animale, che Innovet mette a disposizione dei medici veterinari perché informino e responsabilizzino i clienti/proprietari sui più frequenti problemi di salute di cani e gatti, si concentra questa volta su un argomento sempre più emergente in Medicina Veterinaria: l’artrosi del gatto. La comportamentalista Maria Chiara Catalani, autrice di questo numero di “The Innovet Journal”, la definisce una vera e propria “epidemia nascosta”: una delle cause più frequenti di dolore cronico nel gatto anziano, da una parte; malattia “sottostimata”, dall’altra, per la difficoltà di sottoporre i felini alla visita ortopedica, ma, soprattutto, per la naturale tendenza di questa specie a nascondere il dolore, e a segnalarlo solo indirettamente, con subdole modifiche del comportamento e dell’abituale stile di vita. Mai come in questa malattia è, dunque, il proprietario la chiave di risoluzione del problema. La sua capacità di osservazione ed il suo grado di informazione sono, infatti, determinanti per segnalare con tempestività quei segni comportamentali e quelle modifiche dello stile di vita, con cui il gatto solitamente esprime il disagio articolare: ad esempio, la sua ridotta capacità di saltare ed arrampicarsi, il comportamento più apatico e solitario di prima, la difficoltà ad usare la lettiera, ad eseguire l’abituale pulizia o ad affilarsi le unghie. “Il tuo gatto soffre di artrosi?” A riprova del ruolo fondamentale del proprietario nella gestione dell’artrosi felina, “The Innovet Journal” propone anche un questionario: dieci semplici domande espressamente rivolte al proprietario, per metterlo nelle condizioni di capire se ci sono o meno possibili indiretti segnali di artrosi. Così facendo, sarà lo stesso proprietario ad agevolare la diagnosi del medico veterinario. Nel caso di conferma del sospetto diagnostico, spetterà poi al professionista attuare un piano anti-artrosico combinato, basato su strategie ambientali, controlli dietetici, fisioterapie riabilitative, antidolorifici specifici per il gatto e condroprotettori, efficaci nel contrastare sinergicamente degenerazione ed infiammazione articolari.