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Il trasformismo biologico dei mastociti

Fondamentali per l’omeostasi, le difese immunitarie e la riparazione, ma anche elementi chiave di infiammazioni croniche, malattie autoimmuni e tumori. Così sono i mastociti dell’Annals of the New York Academy of Sciences.
Il trasformismo biologico dei mastociti

Illustrare il complesso profilo dei mastociti in salute e in malattia. È questo l’obiettivo della review di due immunologi di Chicago, appena pubblicata su una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. Un mosaico completo della biologia di quelle cellule, che in poco più di 100 anni hanno percorso un’affascinante strada scientifica, trasformandosi da elementi unicamente implicati nell’allergia a vere e proprie “sentinelle naturali” dell’organismo: capaci, cioè, di adattare la propria funzionalità alle esigenze di difesa e di controllo omeostatico e riparativo dell’organismo.
Il meccanismo descritto dai ricercatori è ormai ben noto: l’attivazione dei mastociti da parte di un incredibile ventaglio di stimoli agonisti (dai batteri, virus e parassiti, agli stimoli immunologici e neurogenici); e la conseguente degranulazione di un incredibile “panel” di mediatori (es. citochine, chemochine, fattori di crescita, neurotrofine, radicali liberi, etc.), capaci di controllare le principali vie di risposta immunologica, sia naturale che acquisita, come di essere primariamente coinvolti nella patogenesi di una lunga lista di malattie croniche, allergico-infiammatorie e su base tumorale.
Ormai, sottolineano gli autori, abbiamo imparato “il buono, il brutto ed il cattivo” dei mastociti, tanto da renderci conto che, viste le vitali funzioni fisiologiche che possiedono, sono un “male necessario” per il nostro organismo. Tutto sta nell’esaltarne gli aspetti protettivi e/o riparativi e controllarne quel “lato oscuro”, che tanta parte ha nella genesi di molteplici stati infiammatori e dolorosi.