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Inflammaging: dolore e psiche nel cane anziano

L’infiammazione di bassa intensità e il dolore da artrosi accelerano la demenza senile del cane. Se n’è discusso in un seminario di riabilitazione geriatrica.
Inflammaging: dolore e psiche nel cane anziano

Prende il nome di “Inflammaging” ed è una nuova prospettiva sull’invecchiamento sia dell’uomo che degli animali da compagnia. Si riferisce nello specifico alla stretta connessione tra i processi responsabili della senescenza e un tipo di infiammazione persistente a bassa intensità (low grade) che, pur non accompagnata da sintomi visibili, produce effetti sistemici su tutto l’organismo ed è chiamata in causa nelle caratteristiche principali dei pazienti anziani: la fragilità e la predisposizione a malattie croniche concomitanti a forte componente dolorosa (comorbidità).

 

Con questi presupposti, e tenendo conto che tra le cause più frequenti di inflammaging  e dolore cronico nel cane anziano figura l’osteoartrite (artrosi), Innovet ha colto l’occasione di un incontro di Fisiatria Geriatrica Veterinaria per presentare un approccio combinato dal duplice obiettivo: controllare “secondo Natura” il dolore da artrosi, che accelera e peggiora il declino cognitivo e mnemonico del cane; e massimizzare in tal modo interventi specifici di neuroprotezione.      

 

Tra dolore cronico e demenza senile – ha spiegato Alda Miolo (CeDIS) – c’è una pericolosa alleanza, tale per cui il costante disagio articolare può trasformare un problema comportamentale “nascosto” in una demenza conclamata. In pratica, il cervello che soffre è più propenso a degenerare e a perdere la propria performance mnemonica e cognitiva.”

 

Che fare? Innanzitutto agire a 360° sul dolore da artrosi. “La proposta Innovet – ha continuato Miolo – porta il nome di PGA-cur: il micro-composito innovativo, i cui componenti PGA (Palmitoilglucosamina, aliamide analoga alla PEA, Palmitoiletanolamide) ed estratto di Curcuma hanno caratteristiche uniche di biodisponibilità ed efficacia su tutti i meccanismi dell’artrosi in fase acuta, cioè accompagnata da evidente dolore.”

 

Vale infine adottare, fin dall’inizio dell’età anziana/geriatrica, interventi di neuroprotezione che siano in grado di “migliorare la neurotrasmissione, proteggere le cellule nervose dalla tossicità di amiloide e radicali liberi, ed ottimizzare il flusso ematico.”

 

Il tutto per trasformare l’età dell’”ormai” nei “golden years” dei nostri amici a quattro zampe!

 

 

Miolo A. Dolore e psiche nel cane anziano. In “Riabilitazione del paziente geriatrico: il corpo e la mente” Evento San Marco, Veggiano (PD), 16 giugno 2019