La neuroinfiammazione senile

Anche in Medicina Veterinaria sta emergendo il profondo legame che unisce l’invecchiamento cerebrale alla neuroinfiammazione: uno stato infiammatorio cronico (inflammaging) che coinvolge il sistema nervoso con l’avanzare dell’età e che, se non adeguatamente controllato (non resolving), è alla base sia del declino mnemonico e cognitivo di cani e gatti anziani, sia del dolore cronico tipico della terza età. Con l’ulteriore aggravante che i due fenomeni si amplificano l’un l’altro.

Con queste premesse, il nuovo numero di InnVetMed è interamente dedicato a spiegare le strategie “secondo Natura” per mantenere la neuroinfiammazione entro limiti fisiologici e, così facendo, favorire l’invecchiamento cerebrale di successo.

Dopo una prima parte dedicata ai meccanismi della neuroinfiammazione non resolving, con particolare riferimento alla disregolazione del colloquio tra cellule non-neuronali (mastociti, microglia e astrociti), InnVetMed si focalizza sulla PEA (palmitoiletanolamide): lipide endogeno, carente in condizioni di deficit mnemonico e dolore cronico, che, somministrato per via orale nella forma più biodisponibile di PEA-um, contrasta la neuroinfiammazione e ottimizza la performance mnemonica e cognitiva grazie al rinforzo di sistemi protettivi (gli endocannabinoidi) coinvolti nei processi di memoria e apprendimento.

“La somministrazione orale di PEA-um – si legge nelle conclusioni del numero – può rappresentare un valido aiuto nel controllo dei fenomeni di neuroinfiammazione del paziente senior, a tutto vantaggio di una performance neurocognitiva e mnemonica e di una corretta funzione nocicettiva anche in tarda età.”

Sfoglia il numero di InnVetMed (riservato ai Medici Veterinari)

https://www.innovet.it/inn-vet-med/neuroinfiammazione-senile-gestirla-per-invecchiare-con-successo

Neuroinfiammazione senile: gestirla per invecchiare con successo. Innovation in Veterinary Medicine Gennaio 2021; 43:1-12