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La visita ortopedica

Così si intitola l’ultimo incontro d’autunno che Innovet ha organizzato in collaborazione con la Clinica Veterinaria S. Marco di Padova e che si terrà mercoledì 19 novembre 2003, alle ore 20.30, presso la sala Congressi della Clinica stessa. Relatore: Carlo Maria Mortellaro, Ordinario di Patologia Chirurgica Veterinaria all’Università di Milano, da sempre impegnato nell’approfondimento e nella divulgazione di tematiche ortopediche di vasto interesse e grande impatto pratico.
La visita ortopedica

L’argomento – la visita ortopedica – è sicuramente uno dei più importanti per il medico veterinario, quotidianamente impegnato ad affrontare, durante la propria pratica ambulatoriale, problematiche ortopediche di varia natura.
“Se ben condotta – vale a dire con la scrupolosa esecuzione di una sequela di tappe che dal segnalamento e dall’anamnesi pervengono all’esame obiettivo particolare – essa diventa strumento essenziale, da cui dipende la corretta e tempestiva diagnosi di malattia ortopedica.” Sono parole che Mortellaro ha detto, e anche scritto, in più occasioni, e che mercoledì 19 novembre verranno dettagliatamente spiegate ed illustrate con la ben nota “vis” affabulatoria e la straordinaria esperienza clinica di questo relatore. Si parlerà di “senso clinico integrato”, un “modo di dire” creato dallo stesso Mortellaro, ad indicare che la visita ortopedica deve transitare attraverso “l’assemblaggio di tutte le informazioni ottenute tramite l’attenta osservazione e le altrettanto scrupolose manovre di palpazione e manipolazione del soggetto in esame”.
Ma si parlerà anche di “B.O.A.”, l’acronimo ancora una volta “inventato” dallo stesso Mortellaro: quell’”approccio orientato alla razza” (Breed-Oriented Approach), diventato ormai popolare come prezioso percorso d’indagine che, tramite la ricerca e l’esclusione delle varie “patologie di razza”, permette di arrivare al riconoscimento di una determinata malattia ortopedica, con risparmio di tempo e maggior precisione diagnostica.
La serata si preannuncia, dunque, davvero interessante e ricca di stimoli per chiunque si prefigga di migliorare il proprio approccio al paziente ortopedico.