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Mastocita: antenna dell’immunità

Sono i ricercatori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche e del MATI (Microgravity, Aging, Training and Immobility) dell’Università di Udine a dare l’ultimo appellativo al mastocita: antenna del microambiente, preposta a dirigere la risposta immune. Una nuova ed importante conferma, dunque, arriva a sostegno dello straordinario ruolo biologico di questa cellula nella raffinata coordinazione delle difese tissutali locali, sia naturali che acquisite.
Mastocita: antenna dell’immunità

La review è pubblicata nel fascicolo di aprile 2004 della rivista “Journal of Leukocyte Biology”. “Il nostro intento – scrive il gruppo di Barbara Frossi – è stato quello di fornire un’aggiornata visione d’insieme della straordinaria biologia del mastocita. Una cellula davvero unica, per diverse ed importanti ragioni: strategica localizzazione in cute e mucose, a ridosso di vasi e nervi; suscettibilità ad essere attivata da una miriade di stimoli, immunologici e non; rilascio selettivo e differenziale dell’incredibile scorta di mediatori immagazzinati a livello citoplasmatico, a seconda dei segnali che provengono dal microambiente circostante.”
Non c’è dubbio: sembra ormai definitivamente tramontata l’era in cui il mastocita era relegato unicamente nello scatenamento delle reazioni anafilattiche o nelle fasi precoci delle reazioni allergiche IgE-mediate. “I mastociti – si legge nell’articolo – si profilano ornai come importanti elementi di coordinazione delle risposte adattative dei tessuti.” Quelle naturali, innanzitutto. “Le caratteristiche morfologiche, topografiche e funzionali – spiegano i ricercatori – fanno di tali cellule vere e proprie sentinelle di difesa, preposte non solo all’eliminazione diretta dei microrganismi patogeni, ma anche all’avvio di quelle risposte immunitarie acquisite che ne impediscono la diffusione sistemica.”
Ricca di risvolti pratici la puntualizzazione che i ricercatori fanno sulla funzionalità degranulatoria dei mastociti. “Sono sempre più consistenti le evidenze a favore di diversi modelli di degranulazione. I mastociti rispondono, infatti, a stimoli diversi per intensità e durata modificando lo spettro dei mediatori rilasciati. E ciò con l’obiettivo di adattare la risposta immunitaria alle necessità omeostatiche locali.” Una capacità biologica davvero unica, resa ancor più esclusiva dalla potenzialità del mastocita di autoregolare questa funzionalità. “L’attivazione IgE-mediata dei mastociti – scrivono i ricercatori – può essere down-regolata da specifici vie inibitorie…”. Tra queste:” …la capacità di produrre endocannabinoidi [NdR: gruppo di sostanze prodotte dal nostro organismo in situazioni di danno, tra cui figura la palmitoiletanolamide o PEA, il cui equivalente sintetico è noto come Palmidrol], a conferma di un potenziale meccanismo di autoregolazione che i mastociti possiedono durante le reazioni infiammatorie.” In una parola, il meccanismo ALIA (Autacoid Local Injury Antagonism).