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Mastocita in bocca

Tra gli articoli pubblicati nel secondo numero dei “Quaderni di Odontostomatologia”, rivista ufficiale della SIODOV (Società Italiana di Odontostomatologia Veterinaria), compare un’interessante review sulla doppia funzionalità dei mastociti nel cavo orale di cani e gatti: coordinatori delle fisiologiche risposte di difesa e riparazione da una parte, ma anche primariamente implicati nelle infiammazioni, acute e croniche, della mucosa orale, dall’altra.
Mastocita in bocca

Autori della review sono Dea Bonello – nota specialista in Odontostomatologia Veterinaria e diplomata all’EVDC (European Veterinary Dental College) – ed Alda Miolo, del CeDIS (Centro di Documentazione e Informazione Scientifica) di Innovet.
“La mucosa orale – scrivono, in esordio d’articolo, Bonello e Miolo – rappresenta una delle localizzazioni preferenziali dei mastociti, che vi si concentrano in stretta connessione anatomica con vasi e terminazioni nervose.” Segue la dettagliata descrizione delle straordinarie caratteristiche funzionali di queste cellule: dalla loro reattività ad un ampio ventaglio di stimoli – immunitari, neurogenici [NdR: di provenienza nervosa], meccanici, microbici, chimici e fisici – alla risposta degranulatoria, con il rilascio di un ampio spettro di mediatori, pre-formati e neo-sintetizzati, che “influenzano tutti gli elementi cellulari circostanti e coordinano, entro un valore “soglia” di degranulazione, le reazioni di difesa, immunoregolazione e riparazione a livello del cavo orale.” Ma cosa succede quando, per eccesso di attivazione, la degranulazione mastocitaria supera il fatidico “livello soglia”? “In tali situazioni – scrivono le Autrici dell’articolo – i mastociti liberano un surplus di mediatori che si rendono responsabili non solo dell’inefficienza dei meccanismi di difesa locale, ma anche dell’innesco e della cronicizzazione di quegli stati infiammatori della mucosa orale – gengiviti, stomatiti, parodontiti per intenderci – che tanto frequentemente affliggono cani e gatti.”
Uno straordinario bipolarismo funzionale, dunque, su cui agire nell’ottica di preservarne la valenza difensivo/riparativa ed annullarne quella infiammatorio/distruttiva. “ Un importante passo in avanti in questo senso – si legge nell’articolo – è stato fatto con la sintesi delle ALIAmidi: quelle molecole a meccanismo ALIA (Autacoid Local Injury Antagonism) che…interagendo per via recettoriale con la membrana dei mastociti, ne down-modulano l’iper-degranulazione e, dunque, diminuiscono il rilascio di mediatori ad attività pro-infiammatoria ed algogena.”
“Si tratta – concludono Bonello e Miolo – di una nuova opzione di trattamento per tutti quegli stati di iper-reattività legati ad una disregolazione funzionale dei mastociti… Primi tra tutti, le malattie infiammatorie della mucosa del cavo orale.”
L’articolo è disponibile in PDF nel sito http://www.evsrl.it/vet.journal/archivio/archivio_pdf/2004/3…