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Nutraceutici: il successo nell’approccio sinergico

Maggiore efficacia, ma anche maggiore sicurezza: questa la duplice chiave del successo di quei nutraceutici che utilizzano più sostanze in combinazione. L’affermazione è stata di recente lanciata sulle pagine di JANA, organo ufficiale dell’American Nutraceutical Association.
Nutraceutici: il successo nell’approccio sinergico

“I nutraceutici monocomponenti sono assai meno efficaci di quelli multicomponenti”. Questo il punto di vista pubblicato su JANA 4(2) 2001 da Robert Crayhon, dirigente di un’associazione americana che in italiano potrebbe suonare come “Istituto di Progetti per la Salute” (Designs for Health Institute, Inc, Colorado, USA). I motivi a sostegno dell’assunto derivano – a suo dire – dall’osservazione stessa della natura: “nessuna cellula dell’organismo necessita di un singolo nutriente”. Molteplici gli esempi applicativi che Crayhon porta a sostegno di questa sua teoria; dalla dimostrazione che l’associazione di vitamina C con altri antiossidanti aumenta l’assorbimento del ferro, alla maggior efficacia anti-infiammatoria della combinazione di EFA omega-3 ed omega-6 rispetto agli effetti dei singoli EFA. Non solo, ma a detta di Crayhon, “la ragione principale per scegliere nutraceutici poli-componenti non sta tanto nella loro efficacia, quanto nella loro sicurezza”. Uno stimolante invito a proseguire lungo la via della terapia nutraceutica di combinazione, da sempre intrapresa da Innovet.