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PEA inibisce i mastociti di cane

Su “Veterinary Immunology and Immunopathology” gli effetti della palmitoiletanolamide (PEA/Palmidrol) sui mastociti cutanei di cane stimolati per via immunogena.
PEA inibisce i mastociti di cane

La conferma che la PEA agisce down-modulando la degranulazione dei mastociti cutanei di cane è il primo, importante risultato di un progetto di ricerca di ampio respiro, che Innovet ha recentemente siglato con il gruppo di Farmacologia Veterinaria dell’Università Autonoma di Barcellona, e che, in generale, si propone di indagare il ruolo delle aliamidi (PEA in primis) nell’ambito di quei sistemi di protezione endogena che l’organismo attiva per arginare le risposte allergiche ed infiammatorie.
“Veterinary Immunology and Immunopathology”, una delle riviste del panorama veterinario a più alto IF (Impact factor), e noto collettore internazionale delle più importanti ricerche nel settore dell’Immunologia sperimentale e clinica, dà ampio risalto a questo risultato. È, infatti, oggi disponibile on line l’articolo che per la prima volta descrive la capacità della PEA di inibire in maniera dose-dipendente il rilascio di mediatori, sia pre-formati (istamina) che sintetizzati ex novo (PGD2 e TNF), da parte di mastociti isolati da cute di cane, e stimolati per via immunogenica.
La PEA, si legge, riduce più del 50% il rilascio mastocitario di istamina, un mediatore che gioca un ruolo cruciale nell’infiammazione, nell’iperalgesia e, in particolare, nelle fasi precoci dell’allergia. Ma è altrettanto efficace nell’inibire significativamente il rilascio di sostanze, come PGD2 e TNF, che sono primariamente coinvolte nelle fasi tardive dell’allergia, come nel dolore e nella cronicizzazione delle risposte infiammatorie cutanee.
La conclusione è chiara. Gli effetti antinfiammatori ed analgesici finora ascritti alla PEA trovano nella down-modulazione del rilascio di mediatori mastocitari il loro principale meccanismo d’azione. In quanto tale, la PEA (e, in generale, le aliamidi) si carica di straordinarie potenzialità terapeutiche non solo nelle malattie infiammatorie cutanee del piccolo animale, ma, più in generale, in tutti quei disordini dermatologici che condividono con le allergie l’iper-reattività dei locali mastociti.