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PEA-um in Dermatologia: esperienze umane e veterinarie a confronto

Chiara Noli ha presentato al seminario UNISVET di Dermatologia comparata le più aggiornate evidenze scientifiche sugli effetti dermatologici della PEA-um nell’uomo e negli animali da compagnia.
PEA-um in Dermatologia: esperienze umane e veterinarie a confronto

Uomo e animale da compagnia uniti anche da uno dei più frequenti disagi dermatologici: il prurito. È quanto è emerso da un seminario di Dermatologia Comparata organizzato il 22 marzo a Milano da UNISVET (Unione Italiana Società Veterinarie). Relatori principali, Giampiero Girolomoni (Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università di Verona) e Rosanna Marsella, presidente del College americano di Dermatologia Veterinaria (ACVD) e membro fondatore della Task Force sulla dermatite atopica canina.

 

Dal confronto serrato tra i due massimi esperti di Dermatologia è emerso un profilo condiviso del prurito atopico. A partire dalla predisposizione genetica e dalle anomalie delle sottopopolazioni linfocitarie. Per arrivare alle alterazioni della barriera cutanea, all’esagerata degranulazione mastocitaria di sostanze direttamente coinvolte nell’innesco e nella cronicizzazione del prurito e dell’infiammazione allergica; alle analogie tra prurito e dolore, anche in funzione di un’aumentata innervazione dell’epidermide di cani e uomini atopici.

 

Grande interesse anche per la nota diplomata dermatologa Chiara Noli, che ha presentato un excursus completo sulla PEA (palmitoiletanolamide): il biomodulatore lipidico affine agli endocannabinoidi che, somministrato per via orale nella forma attiva ultramicronizzata (PEA-um), possiede rilevanti effetti dermatologici in medicina sia umana che veterinaria.

 

Specificatamente in Dermatologia Veterinaria, Noli si è soffermata sui più recenti dati clinici ottenuti nel cane e nel gatto. Dopo la presentazione degli effetti migliorativi di prurito e lesioni cutanee nei cani atopici, la diplomata ha spiegato lo studio clinico controllato condotto su gatti affetti da dermatite allergica non stagionale.

 

Lo studio – ha sottolineato la Noli – ha dimostrato l’efficacia della PEA-um nel migliorare l’effetto anti-prurito dei corticosteroidi e nel prolungarne gli effetti”, secondo i canoni di una strategia “proattiva” mirata a favorire lo stato di remissione della condizione allergica ed impedirne (o ritardarne) future esacerbazioni.

 

 

Noli C. PEA: un biomodulatore endogeno secondo Natura. Effetti dermatologici. In: Argomenti di Dermatologia Comparata. Incontro UNISVET, Milano, 22 marzo 2019