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Progetto GENOMA: una mappa anche per il cane

Il National Human Genome Research Institute (NHGRI) di Bethesda ha di recente inserito il cane nella lista "ad alta priorità" degli animali di cui caratterizzare la sequenza genomica. Il motivo? La possibilità di ottenere importanti informazioni sulla genesi di malattie dell'uomo, come il cancro, la sordità, la narcolessia ed i disturbi ossessivo-compulsivi.
Progetto GENOMA: una mappa anche per il cane

La notizia è stata diffusa dal National Advisory Council del NHGRI, un organismo federale preposto a stabilire la priorità dei programmi inerenti il progetto “Genoma”. A proporre il cane come futuro bersaglio delle più sofisticate indagini genetiche è stato un pool di ricercatori provenienti da Università ed organismi di ricerca di tutto il mondo, fermamente convinti che dallo studio della sequenza genica del cane possano derivare importanti benefici per la Medicina umana. “Sono troppe le malattie che l’uomo condivide con il suo miglior amico – affermano gli studiosi del Fred Hutchinson Cancer Research di Seattle – per non ipotizzare che il cane possa servire da modello genetico insostituibile per capire molte condizioni patologiche – dal cancro alle alterazioni comportamentali – che ci affliggono.” Ed è sulla scorta di queste importanti considerazioni di natura medica e biologica che l’NHGRI ha deciso di dare priorità immediata all’analisi del genoma del cane, che, assieme alla vacca ed al protozoo ciliato Oxythricha Fallax, si aggiungerà allo scimpanzé, al pollo ed all’ape nella lista di modelli animali approfonditamente studiati dal punto di vista genetico.
In un futuro un po’ meno prossimo è in previsione anche lo studio del genoma del gatto.