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SITOV e AVULP uniti per l’anca

Con il sostegno dell’Associazione di Veterinari Umbri (AVULP), si è svolto a Perugia il congresso nazionale SITOV. Tema dell’evento: displasia dell’anca e sequela artrosica.
SITOV e AVULP uniti per l’anca

Quest’anno, il congresso nazionale della SITOV (Società Italiana di Traumatologia e Ortopedia Veterinaria) ha scelto come tema la displasia dell’anca, affrontando in particolare l’approccio chirurgico a questa frequente malattia ortopedica dello sviluppo, nonché la sua più temibile conseguenza: l’artrosi. Nella due giorni congressuale (8-9 maggio 2009), la displasia è stata affrontata da varie prospettive. Dopo un inquadramento iniziale, mirato a ricapitolare i capisaldi dell’esame clinico e radiografico (Paolo Mizzau), e la presentazione di tecniche diagnostiche d’avanguardia come la TAC (Gian Luca Rovesti), i lavori congressuali si sono focalizzati sulle diverse tecniche chirurgiche: dalla sinfisiodesi pubica giovanile (Massimo Barilli), alla triplice e duplice osteotomia pelvica (Gian Luca Rovesti); alla tettoplastica acetabolare (Stefano Dondo); ai diversi tipi di protesi d’anca (Francesco Gallorini, Maurizio Isola, Antonio Crovace).
La “finestra” Innovet al congresso SITOV è stata tenuta da Alda Miolo del CeDIS, che ha parlato di EBVM (Evidence-Based Veterinary medicine) e, in particolare, delle evidenze cliniche a favore della condroprotezione Innovet: dagli studi in vitro che hanno dimostrato effetti e meccanismo d’azione di sostanze anti-artrosiche di ultima generazione come quercetina e Glupamid. Allo studio clinico controllato sull’utilizzo di Condrostress in cani sottoposti a ricostruzione chirurgica del legamento crociato anteriore e valutati con tecnica di spettroscopia di risonanza magnetica protonica (1H-NMR).
L’analisi spettroscopica del liquido sinoviale – ha spiegato Miolo – ha chiaramente evidenziato che nei trattati con il nutraceutico a valenza condroprotettiva ed antiossidante si riequilibrano quei metaboliti (lattato, glucosio, N-acetile, alanina) di natura degenerativa, infiammatoria ed ossidativa che contraddistinguono fin da subito il sopraggiungere del processo artrosico secondario alla rottura legamentosa.

Consulta il programma del congresso
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