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Sono un gatto, dunque graffio

Un questionario distribuito a tappeto tra i proprietari di un campione di gatti italiani rivela la necessità di preservare il comportamento di graffiatura per favorire il corretto etogramma felino.
Sono un gatto, dunque graffio

Non si tratta solo di un sistema per tenere pulite e in ordine le proprie unghie. I gatti usano il comportamento di graffiatura come metodo di comunicazione sociale e di marcatura territoriale, dunque come modalità per trasmettere il livello di benessere e integrazione con l’ambiente.
Esce ora su “Journal of Feline Medicine and Surgery” uno studio preliminare che si propone di analizzare le caratteristiche di questo tipico comportamento felino, mediante la distribuzione ai proprietari di 128 gatti italiani di un questionario contenente domande su età, sesso, stile di vita, e caratteristiche del comportamento di graffiatura, in termini di frequenza, localizzazione e tipologia del substrato, oggetto dell’interesse felino.
I dati raccolti riguardano in particolare la presenza/assenza di una postazione specifica per le graffiature nell’ambiente di vita dell’animale. Se ne consiglia vivamente la presenza, suggerisce la ricerca, per focalizzare l’attenzione del gatto su tale area, ed evitare costose distruzioni in caso di assenza.
I risultati ottenuti hanno altresì dimostrato che il comportamento di graffiatura è diverso tra gatti interi e sterilizzati, quest’ultimi poco inclini a prendere di mira per la marcatura territoriale i mobili di casa. Inoltre, ad essere in assoluto i più invogliati a distruggere il divano nuovo sono i gatti giovani, che considerano il comportamento di graffiatura come un sistema per apprendere il controllo delle unghie, esplorare e marcare l’ambiente, oltre che per effettuare esercizi di stretching muscolare e tendineo.
Il “take home message” dello studio è quello di invogliare i proprietari a riservare un angolo della loro casa al naturale comportamento di graffiatura dei gatti domestici. I vantaggi di questa accortezza ci sono per tutti: per i proprietari che, in tempi di crisi, non devono pensare a sostituire i mobili distrutti; per i gatti, che da un ambiente etologicamente arricchito non possono altro che ricevere giovamento e miglior qualità della vita; e per i veterinari stessi, che dall’analisi del comportamento di graffiatura possono trarre utili informazioni per distinguere le graffiature comportamentali normali piuttosto che patologiche.

Mengoli M, Mariti C, Cozzi A, Cestarollo E, Lafont-Lecuelle C, Pageat P, Gazzano A. Scratching behaviour and its features: a questionnaire-based study in an italian sample of domestic cats. Journal of Feline Medicine and Surgery 2013 Mar 14. [Epub ahead of print]
Leggi l’abstract di PubMed: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23492353