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News del 11 dicembre 2006
Una “tre giorni” di aggiornamento scientifico sull’artrosi del cane ha avuto luogo nelle tre repubbliche baltiche Estonia, Lituania e Lettonia, in occasione del recente lancio commerciale dei condroprotettori Condrogen® e Condrostress®. Relatore d’eccezione Carlo Maria Mortellaro. Un'occasione di scambio tra culture diverse, ma animate dalla stessa spinta propulsiva verso conoscenze sempre più approfondite ed innovative nel settore della Medicina Veterinaria.
Si sono appena conclusi gli otto incontri sulla gestione di base dell’invecchiamento cerebrale che Raimondo Colangeli - vicepresidente SISCA (Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate) e diplomato comportamentalista all’Ecole Nationale Vétérinaire francese – ha condotto in tutta Italia, con un intento ben preciso: fornire al medico veterinario generalista le informazioni necessarie per trattare con successo il “paziente anziano”, riconoscendone i precoci segni di invecchiamento cerebrale ed approntando adeguati piani di prevenzione e terapia dei disordini comportamentali, cognitivi ed emozionali ad esso associati.
“Diagnosi e terapia dermatologica felina: vecchie conferme e nuove acquisizioni” è il titolo della giornata di studio dell’AIVPAFE (Associazione Italiana Veterinari Patologia Felina) che si è tenuta il 19 novembre 2006 presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Messina. I due relatori - Ersilia Pappalardo e Francesco Albanese – hanno parlato di dermatofitosi, acariasi, prurito facciale, malattie autoimmuni e complesso del granuloma eosinofilico (CGE). Tra i trattamenti più efficaci da mettere in atto per quest’ultimo, i due dermatologi hanno parlato anche di Palmidrol.
Sulla scorta di quanto proposto nel 2004 in Allergologia umana, un panel internazionale di specialisti in Dermatologia Veterinaria propone una rivisitazione di termini e definizioni pertinenti le allergie di cani e gatti. Tramite un editoriale di “Veterinary Immunology and Immunopathology”, gli esperti divulgano una tabella di termini specifici, con il paragone tra vecchie e nuove definizioni. La novità più sostanziale? L’inserimento di una dermatite canina simil-atopica (“canine atopic-like dermatitis”), in cui segni e sintomi di allergia non sono necessariamente connessi ad elevati livelli di IgE.